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Massimo Cervelli

"La storia va ricordata per preservare la libertà di.."

“Non so se quello che sto per dirvi è capitato anche a voi, ma la storia, almeno quella raccontata a scuola l’ho sempre vista come una delle materie più noiose, non so se per demerito degli insegnanti, per una scelta poco attraente dei fatti raccontati o perché la testa, e non solo quella, era da tutt’altra parte.

Sta di fatto che quello che ci fanno studiare non è la storia, è una parte di storia che qualcuno ha scelto, per ragioni mi auguro più che nobili, di raccontarci per formare il nostro pensiero, il nostro senso critico e la nostra cultura.

Detto ciò, da grande nella storia ho trovato grande ricchezza altro che noia, ma non solo in quella letta sui libri, soprattutto in quella vissuta e in questo l’amore per le auto mi ha sempre dato un grande contributo.

Questa riflessione nasce durante questa passeggiata al Centro Storico Fiat, in quell’area di Torino dove nasce la Fiat, dove la storia ti bussa alle spalle e ti mostra davanti agli occhi senza troppi fronzoli ciò che è stato.

Luoghi come questo hanno un valore inestimabile soprattutto in un periodo come questo in cui l’accento francese sembra prevalere su quello piemontese.

In questo angolo ho rivissuto grandi emozioni immaginando di camminare lungo la linea di montaggio di vetture che hanno fatto la storia degli italiani, in ordine cronologico vedete le scocche delle #Fiat1400, #Fiat1100 e #Fiat124 e anche un bellissimo esemplare di #Fiat1400Cabriolet.

Ci sarebbe tanto da dire su ognuna di loro, ma in termini di rilevanza storica sicuramente la 1400 segna l’inizio di un nuovo capitolo da vari punti di vista, nasce dopo la guerra nel 1950 ed è un progetto totalmente nuovo che porta tanta innovazione sia in termini di stile che di meccanica. È la prima Fiat con scocca portante, con parabrezza curvo e con l’impianto di riscaldamento e aerazione di serie.

La storia va ricordata per preservare la libertà di costruirsi il proprio futuro e non quello di chissà chi altro.” #Massimo

















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