".. la tecnica ha vinto sull’uomo, la sicurezza sulla felicità, la paura sulla libertà.”
“Quando ero ragazzino ad ogni lancio di un nuovo modello andavo in concessionaria, anche solo, volevo vedere la macchina e portarmi a casa la brochure, quelle di cartoncino lucido o meglio ancora, per alcuni marchi, quella rilegata a libro; tutte naturalmente ancora presenti nel mio archivio.
Le auto a quell’epoca avevano ancora un legame con il loro passato, ognuna la loro personalità con caratteristiche ben precise che le distinguevano una dall’altra e così i sogni erano tanti e vari.
Poi è successo qualcosa.
Si certo sono cresciuto, ma non solo, le auto nuove, diciamo da circa dieci anni a questa parte, non mi hanno più emozionato e per quelli come me è stato come perdere un’amica.
Ma un giorno lontano da casa, tra diversi esemplari di vetture storiche, mi sono innamorato non solo di loro ma anche della vita degli uomini che le hanno volute, sognate e create.
Si perché puoi avere un’auto velocissima, con tutti gli accessori disponibili oggi, comoda, confortevole e sicura ma se il cuore non sorride, se la porti al limite e non ti tremano le braccia, se sfrecci a duecento all’ora in maniera così disinvolta da leggere anche i messaggi sul cellulare, vuol dire che la tecnica ha vinto sull’uomo, la sicurezza sulla felicità, la paura sulla libertà.” #Massimo
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