"..un capitolo importante nella storia di Lancia.."
“In un’epoca in cui il conformismo non è più una tendenza, ma una regola sociale dettata dall’alimentato bisogno di essere accettati, in un’epoca in cui gli uomini ragionano come computer per parametri di efficienza dimenticando che la loro natura è ben altro, in un’epoca in cui gli uomini non decidono nulla se non quello che conviene al loro apparato di appartenenza, pagine di storia come questa in foto hanno un valore ancora più importante.
La #LanciaAprilia nasce nel 1937 e rappresenta l’ultima vettura di Vincenzo Lancia che in quell’anno improvvisamente muore, ma il progetto nasce nel 1934, i primi esemplare hanno configurazione berlina a cinque posti, quando Vincenzo la prova per la prima volta pronuncia tre parole - Che macchina magnifica! -.
Fu un capitolo importante nella storia di #Lancia che terminò nel 1949 quando il 22 ottobre uscì dalla produzione l’ultimo esemplare, le fonti storiche raccontano che nel baule di quella vettura un operaio lasciò un biglietto con le seguenti parole:
- Cara Aprilia, nel prendere commiato ti porgo un riverente saluto. Il tuo nome glorioso ha saputo imporsi nelle più grandi metropoli, merito di un grande pioniere scomparso, ma sempre vivo è il suo nome in noi. Gli artefici di questo grande complesso augurano e aspettano che la sorella che sta per sorgere dia tanta gloria e maggior comprensione per il bene di tutti -.
La gloria arrivò e il suo nome fu #Aurelia, una storia nota a tutti.
Questo bellissimo esemplare di #LanciaApriliaCabriolet del 1947 fa parte di quei telai che Lancia costruì per dar modo ai carrozzieri di allora di cimentarsi sul tema Aprilia creando auto da sogno, i più noti furono #Allemano, #Bertone, #Pininfarina, #Vignale, lei fu invece creata dal carrozziere svizzero #Langenthal e rappresenta una vera rarità a livello collezionistico essendone state prodotte solo poche unità.
Il valore della storia, il valore dell’esempio, il valore delle differenze, il valore di Lancia, che ancora oggi giova a molti ignari della sua storia.” #Massimo
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